Il Bullo e la Bestia ovvero Cesare e l'Huntington

La storia di Cesare va raccontata al contrario, partendo dal fondo. Da un sogno.

Un sogno che sta sfumando, e che noi siamo qui a tentare di far rimanere acceso: dare la possibilità a Cesare di tornare a pedalare sulla sua Mountain Bike.

 

Due anni fa abbiamo incontrato Cesare e Clara, e abbiamo scoperto cosa fosse davvero la Malattia di Huntington, che non conoscevamo se non per sentito dire.

È una Bestia, altro non può definirsi.

È una Bestia che strappa la volontà, la cognizione, ti cambia l'umore ma non i sentimenti.

Ti lascia lucido fino a quando decide di farti perdere il controllo del tuo corpo e della tua testa, e ti rende una persona diversa da ciò che sei, senza nemmeno tu possa rendertene conto, ti spinge verso il baratro e quella cresta su cui rimanere in bilico diventa sempre più sottile...

 

Cesare è la prima ed unica persona che abbiamo visto con i nostri occhi patire queste sofferenze.

Cesare correva in MTB - per tutti i suoi compagni di squadra è "il bullo" - e dentro è rimasto un biker, testardo come un mulo sardo, un rocker vecchio stampo (la sua passione sono i Clash!).

La sua Bestia però non lo lascia mai solo, e lui la chiama "stronza", "bastarda", "infame"... perché sa che la Bestia non può perdere la battaglia.

Fino a qualche mese fa Cesare pedalava ancora, sfidando le leggi della natura e il decorso della malattia; adesso racconta ai suoi "fans" su Facebook della sua passione, della sua voglia di tornare in sella.

Il problema è che ora la lotta si è fatta più difficile e la sola speranza perchè possa ancora coronare il suo sogno, o comunque arginare un po' l'inevitabile declino, è un programma di fisioterapia a lungo termine in una struttura riabilitativa.

 

Ma Cesare e Clara da soli non se lo possono permettere: due anni fa si sono trasfertiti in Liguria, per poter godere del clima mite e far sì che Cesare potesse vivere il tempo che gli rimane in un posto che dà serenità.

Ma questa scelta vuol dire anche avere da pagare un mutuo e due finanziamenti e per questo ora hanno bisogno di tutti noi, per aiutarli a far fronte alle spese che il ricovero comporta, senza rischiare di dover vendere la loro casa.

 

Grazie in anticipo a chi vorrà contribuire, anche con una cifra simbolica - che può sembrare una goccia nel mare ma il mare è fatto di tante piccole gocce - a chi condividerà questa raccolta, a chi ne parlerà anche solo ad un amico.

Ma soprattutto grazie a Ciccio e Clarita, per averci permesso di parlare di loro a tutti voi!

Un abbraccio grande

 

Anna e Andrea

 

 

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