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Film che tratta la violenza su donne e animali

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Ciao a tutti! 
Mi chiamo Simone Arrighi e sono un regista e sceneggiatore di Lucca.

Ho avviato questa raccolta fondi per poter realizzare il mio quinto cortometraggio che tratterà la violenza contro le donne e sugli animali, in particolare le mucche da latte.
Il cinema è un mezzo forte e incisivo che serve a creare empatia e a lanciare messaggi da far arrivare ad un pubblico sempre più vasto e sensibile al tema trattato. Il cinema è anche un mezzo per sognare, riflettere, commuovere e divertirsi. Per i nuovi registi indipendenti, non è facile fare cinema e combattere per le proprie idee. Produrre un cortometraggio, una storia di 15-20 minuti, richiede tempo nella scrittura e un impegno economico non indifferente nella realizzazione. Viene impiegata una troupe di professionisti fatta di operatori di ripresa, macchinisti, direttori della fotografia, costumisti, truccatori, scenografi, attori, fonici e ne consegue una post produzione per il montaggio, le musiche, la sonorizzazione. Trovare fondi per mettere in piedi tutto ciò è difficile se si è ancora sconosciuti, se non ci sono gli agganci giusti o persone o produttori disposti a credere nel progetto.
La raccolta fondi può aiutare molto, anche una piccola donazione fa la differenza per sostenere questo progetto e vederlo realizzato.
Lo scopo è di far distribuire il cortometraggio nei festival italiani e internazionali e sensibilizzare le persone sui temi trattati, che sono sempre più attuali ed importanti.

Una percentuale del ricavato sarà devoluto in beneficienza ad una o più importanti associazioni animaliste.

SINOSSI

Silvia vive coltivando e vendendo ortaggi in un piccolo borgo di montagna. È con lei suo figlio Jacopo, di otto anni, un bambino introverso. Insieme, stanno allevando Luce, una vitellina salvata dalla fattoria di bovini da latte nella quale lavorava insieme al marito. Silvia vive costantemente in ansia, lacerata dai sensi di colpa per i maltrattamenti visti nell'allevamento, e per le separazioni tra mucche e vitelli tipiche dell'industria del latte. Silvia si sta nascondendo da un marito che ha denunciato per violenza domestica e maltrattamento di animali; in cuor suo, la donna sa che l'uomo, senza alcun scrupolo, potrebbe trovarla e compiere la sua vendetta, portandole via la cosa più importante che ha, suo figlio.


NASCITA DEL PROGETTO

L’idea del progetto nasce a Simone Arrighi, che ne curerà anche la regia e la sceneggiatura, scritta con Lorenzo Palombo. Dopo aver visto un paio di disegni, che vedete qui sopra, Simone ha pensato: se succedesse a noi? Se gli animali ci portassero via i nostri figli? Se ci tenessero in gabbia o in un recinto maltrattandoci per poi farci finire in padella? Ho pensato poi alle donne che subiscono violenze dall’uomo, che non sono poi così diverse dagli stessi animali sfruttati e maltrattati negli allevamenti. Nella specie animale, il corpo femminile è costantemente sfruttato, per le uova, per il latte, provocando enormi sofferenze fisiche ed emotive. Ma tanto sono considerati esseri inferiori non è vero? Per me no.






TEMA DEL CORTOMETRAGGIO
Il corto vuole affrontare il forte legame tra madre e figlio, che non è diverso da quello che lega un qualsiasi animale col suo cucciolo. Tra gli animali la separazione madre-figlio è molto frequente, ed è anche molto dolorosa. Purtroppo molte persone reputano gli animali esseri inferiori e senza anima, da sottomettere a loro piacimento per denaro, o semplicemente per ignoranza. Qui viene trattato il mondo delle mucche da latte in particolare, dove nella maggior parte degli allevamenti, il vitello viene strappato alla mamma a poche ore dalla sua nascita. Viene portato via e rinchiuso, da solo, in piccole stalle o piccoli box dove sarà poi allattato artificialmente. Questo accade perché il latte delle loro madri serve all'industria alimentare per poi finire sulle nostre tavole. Le mucche, che hanno una gestazione di nove mesi come le donne, producono latte solo dopo aver partorito. Per garantire sempre la produzione del latte, vengono costantemente ingravidate artificialmente, munte con macchinari elettrici e molte volte vengono anche maltrattate ingiustamente. Una mucca, che a cose normali potrebbe vivere anche 20 anni, in questi allevamenti ne dura 5 o 6, viene sfruttata fino a quando non si reggerà più in piedi per poi essere macellata. Molti bovini da latte maturano anche malattie e tumori alle mammelle e patologie alle zampe, come la zoppia. Le vitelle femmine faranno la loro stessa fine, i vitelli maschi verranno macellati entro il primo anno di vita.
Molti animali, separati dai loro cuccioli per mano dell'uomo, piangono e cercano per giorni il loro cucciolo. Agli animali non viene data la possibilità di potersi difendere, e di proteggere la propria prole. Se succedesse a noi umani quello che gli animali sono costretti a subire per colpa nostra? Silvia, la protagonista della storia, ha provato sulla sua stessa pelle la violenza causata da suo marito Andrea. Ma a differenza degli animali, Silvia può ribellarsi, parlare, denunciare e proteggere suo figlio.

guardate questo video



GLI SCENEGGIATORI


SIMONE ARRIGHI

Simone Arrighi, lucchese, classe 1975, cresce con la passione per la televisione e il cinema e decide di intraprendere gli studi di recitazione prima a Firenze, nella scuola del regista Giuseppe Ferlito, e poi a Roma nella scuola di recitazione che porta il nome della casting Jenny Tamburi ( ora Planet Film ). A Roma, tra ruoli minori per cinema e tv e spettacoli teatrali come attore, inizia a studiare fotografia con Massimiliano Angeloni e si appassiona al ritratto e allo studio della luce, specializzandosi nella fotografia per il cinema. Questa passione per la fotografia, la luce e raccontare storie con le immagini, lo portano, da autodidatta, a scrivere la sua prima sceneggiatura e a scegliere da solo il cast. Nasce "Diva", nel 2016, un noir che tratta il calvario di un'attrice al tramonto della sua carriera e del suo manager che cerca di farla lavorare disperatamente a costo anche della stessa vita della sua assistita. Segue, nel 2018, il cortometraggio "Out", sull'omosessualità e l'accettazione, nato per il festival "Verticalmovie" ma girato anche in formato orizzontale. Nel 2019 Simone torna a vivere a Lucca, dai suoi genitori. Qui scopre l'Alzheimer iniziale di sua mamma, e nel 2020 decide di scrivere una sceneggiatura sul tema. Nasce così "La giostra", nel 2021, un cortometraggio che racconta il rapporto di un figlio che si trova a dover assistere la madre rimasta vedova e che mostra i primi sintomi della malattia di Alzheimer. Il corto, distribuito dalla “West 46th Films” ha vinto, nel corso del 2022, numerosi premi:
⦁ Miglior attore protagonista, migliore attrice protagonista e migliore colonna sonora al festival "Napoli Cultural Classic".
⦁ Migliore attrice protagonista e miglior colonna sonora al "Caorle Film Festival".
⦁ Miglior attore protagonista all’ “Asti International film festival” e al “Digital Media Fest” di Roma.
⦁ Ad Avellino, nel 2023, l’attrice protagonista vince al “Theta short Film Festival”.
Attualmente è in selezione a diversi festival. Nel 2020 e nel 2021 Simone dirige i videoclip di due singoli del cantante March. “È pericoloso sporgersi” e “Gestalt”. Nel 2022 Simone ha scritto e diretto "Ricordati di sorridere sempre", un corto di fantasia drammatico - thriller ispirato, sotto alcuni aspetti, al serial killer Jeffrey Dahmer e distribuito da “Premiere Film”. A gennaio 2023 torna a dirigere un videoclip per il nuovo singolo di March. dal titolo “Telenovela”.
Arrighi è anche produttore dei suoi lavori, ideatore dei soggetti e casting director.
FILMOGRAFIA
- Diva
- Out
- La giostra
- Ricordati di sorridere sempre

LORENZO PALOMBO

Nato a Roma il 01/03/96 e residente a Latina (LT). Dopo aver conseguito la maturità al Liceo Artistico, si è diplomato con 110 e lode in Cinema di I livello alla RUFA (Rome University of Fine Arts). Fra i docenti: i registi e sceneggiatori Susanna Nicchiarelli, Giacomo Ciarrapico e Filippo Bologna. Durante l’ultimo anno, ha collaborato alla sceneggiatura del docu film CERCANDO IL SIGNOR S. sul pittore romano Sergio Ceccotti. Oltre ad aver vinto il premio per il miglior documentario al Vision Film Festival, è stato presentato durante una retrospettiva dell’artista al Palazzo delle Esposizioni a Roma e in seconda serata su Rai 5 durante il programma Art Night, subito dopo il documentario DIABOLIK SONO IO! di Giancarlo Soldi. Attualmente sta ultimando gli studi all’università di Roma Tre e al laboratorio di Sceneggiatura Cinematografica di II livello nella sede di Tracce snc.

PERSONAGGI

SILVIA

È una donna di circa 30-35 anni. Il suo volto, pur sempre bellissimo, è segnato da tormenti interiori e da una costante inquieta paura impressa nello sguardo. Ha affrontato un incubo fatto di umiliazioni, violenze verbali e fisiche ad opera di suo marito e ha deciso di proteggere se stessa e suo figlio isolandosi in una casa in un piccolo borgo sulle montagne. Qui vive coltivando e vendendo ortaggi, scelta maturata dopo aver assistito a scene orribili nell'allevamento di mucche da latte dove lavorava insieme a suo marito. Vive costantemente in uno stato di paura, come un'animale braccato dal suo cacciatore. Sente ancora il lamento di quelle povere mucche sfruttate e maltrattate da suo marito e private dei loro figli dalla nascita. Silvia, contraria al modo di gestire la vita e il futuro delle vacche, impotente e impaurita, non ha potuto far altro che scappare con suo figlio e denunciare il marito. Silvia vuole proteggere suo figlio Jacopo, e farlo crescere insegnandogli il rispetto verso gli animali e l'uguaglianza. Ha salvato dal macello Luce, una vitellina che ha deciso di tenere come nuovo inizio, per una vita più serena, libera e pura.


JACOPO

Jacopo, figlio di Silvia e Andrea, ha circa 8-10 anni. E' un bambino magro e dallo sguardo vispo e attento. Ha ripreso con la scuola dopo un periodo di assenza, dopo essere rimasto testimone delle violenze di suo padre su sua madre. Silvia lo protegge e cerca di farlo vivere nel modo più sereno possibile, insegnandogli l'amore e il rispetto per gli animali E' molto affezionato a Luce, una vitellina che accudisce insieme alla madre e che è stata salvata da un futuro di sfruttamento, sofferenza e morte.

ANDREA

Marito di Silvia e padre di Jacopo, ha circa 30-35 anni. Ha un aspetto vissuto e rude, allevava mucche da latte. A lui mancano l'empatia e la sensibilità nei confronti degli animali, considerandoli soltanto oggetti da sfruttare e comandare a suo piacimento, con lo scopo di fare denaro e andare avanti tra le tante fatiche e difficoltà del settore. Questa sua cultura malsana trova ostacolo nelle idee animaliste della moglie, portandolo a trattare anche lei come un oggetto, facendosi pochi scrupoli nel picchiarla davanti a loro figlio Jacopo. E' deciso a vendicarsi dopo la denuncia di Silvia e conseguente chiusura dell'attività, e il modo più crudele è quello di portarle via Jacopo.

LUCE
E' una vitellina salvata da Silvia dal macello. Vive in una stalla-recinto vicino la loro abitazione.


ATTORI E MAESTRANZE

Il cortometraggio avrà un cast artistico e tecnico composto da professionisti, e sarà definito una volta deciso e ottenuto il budget effettivo. La troupe sarà composta da figure professionali importanti e qualificate per poter realizzare un prodotto di alta qualità da affidare, una volta terminato, ad una casa di distribuzione per la diffusione nei maggiori festival nazionali e internazionali.

Saranno selezionati solo attori professionisti per i ruoli principali e già alcuni nomi sono stati contattati e incontrati. Prima dell'eventuale scelta sarà cura del regista fare dei provini e prendere successivamente accordi.
Per il ruolo del bambino, si pensa di affidarlo ad un piccolo talento proveniente dalla scuola "Teatro Rumore" di Viareggio.

LE LOCATION ESTERNE

Colognora di Pescaglia è un piccolo borgo che sorge su uno sperone delle Alpi Apuane, nella valle del Serchio. I suoi paesaggi sono tutti da esplorare e regalano emozioni e suggestioni senza fine. Personaggi illustri come i compositori Giacomo Puccini e Alfredo Catalani sono stati affascinati da questa terra e qui cercavano, tra i suoni della natura, le proprie musiche, trascorrendo piacevoli ritiri estivi.
I boschi e il fiume sono gli elementi che hanno costituito la linfa vitale del paese e di tutte le sue frazioni. Il territorio di Pescaglia è da sempre strettamente connesso al mondo rurale e ben lo racconta il Museo del Castagno, in località Colognora, insieme alle attività proposte al conservato Molino Menicone.
Il paese è un reticolo di stradine che salgono e scendono tra le tipiche case in pietra della vecchia cultura contadina e montana della zona lucchese. Le abitazioni sono caratterizzate da arcate, altane, loggiati che nell'insieme creano un'immagine unica, tanto da essere stata apprezzata anche dal regista Spike Lee, che ha scelto Colognora per il set del film Miracolo a Sant'Anna.






IL SUONO

Il suono sarà molto importante in questo cortometraggio. I rumori della natura, come il vento, il fruscio del fogliame, e i versi degli animali, resi più acuti dal silenzio circostante, renderanno le emozioni e le azioni dei personaggi più caratterizzati. Saranno inseriti effetti sonori di reali versi e rumori di bovini, che saranno utili per evidenziare o stato psicologico della protagonista femminile.

IL PROGETTO RICHIEDE

⦁ Giorni di lavoro stimati: 5
⦁ maestranze principali e fondamentali: operatore di ripresa, direttore della fotografia, aiuto regia, segretario di edizione, macchinista, fonico, costumista, scenografo, truccatore, runner, elettricista, focus puller, fotografo di scena, catering, alloggi.
⦁ Attori principali: 3
⦁ Comparse: 2/3
⦁ Post produzione: montaggio, musiche, color correction, pulizia del suono, locandina.
⦁ distribuzione festivaliera, che avrà un contratto annuale e un costo.

PUNTI DI FORZA
⦁ Una storia che tratta temi molto attuali, intrecciati in modo inedito e originale, come la difesa degli animali, la maternità, la violenza sulle donne e sugli animali.
⦁ I temi trattati e la resa scenica, incontreranno sicuramente la sensibilità di molte persone. I temi sociali trovano sempre molto riscontro ed empatia tra il pubblico.
⦁ Nel corto saranno inseriti filmati originali (gentilmente concessi dalle maggiori associazioni animaliste) che testimoniano la realtà del tema trattato.
⦁ La trama è originale, non si vedono molti film con protagoniste le mucche da latte e in particolare i vitellini.
⦁ I personaggi sono ben delineati. Avere nella storia un bambino e un animale, porta una maggiore emozione nello spettatore.
⦁ Attori bravi e ben diretti, per ambire a premi importanti nei principali festival cinematografici.
⦁ Abbiamo la fortuna di girare in ambienti reali e ricchi di suggestione, che daranno al film immagini ed emozioni ancora più forti.
⦁ Valorizzazione del territorio e promozione di sponsor e contibuenti al progetto.
⦁ Il cortometraggio verrà affidato ad una casa di distribuzione italiana, valutando tra Premiere Film, Pathos Distribution, Zen Movie, Tersite Film e molte altre. Lo scopo è di poterlo diffondere nei più importanti festival cinematografici italiani ed internazionali.
⦁ Contatti con Associazioni come Carpe Diem di Colognora di Pescaglia per le location e la logistica dul posto. LAV, Essere Animali e Animal Equality forniranno filmati di repertorio da inserire nel cortometraggio e saranno usati i loro loghi nei ringraziamenti del film.

RISCHI
⦁ Il tema potrebbe trovare detrattori tra chi non ha a cuore gli animali e il loro benessere e tra chi non ha empatia o interesse col tema trattato.
⦁ La vitellina da usare sul set potrebbe rallentare il piano di lavorazione, ma avremo sempre a disposizione il suo proprietario che ci assisterà nelle rirpese e nella gestione dell'animale. Inoltre, sarà nostra cura rispettare il suo benessere e quello di cast e troupe, ovviamente.

NOTE DI REGIA
⦁ La recitazione e la bravura degli attori sarà un valore fondamentale del film. Una regia fatta di primi piani, campi a due, piani sequenza e campi lunghi, valorizzeranno le espressioni, i movimenti e il pathos tra i protagonisti.
⦁ L'ambiente, i rumori e i suoni faranno da cornice ai personaggi.
⦁ Scene senza dialoghi aiuteranno a entrare meglio nella storia e nelle emozioni dei personaggi.
⦁ Le inquadrature a spalla evidenzieranno le scene con maggior movimento e drammaticità.
⦁ Inquadrature fisse del paesaggio, degli animali e di diversi dettagli.

Ricompense per i sostenitori:

- con 15 euro: stampa del disegno dell' illustratrice romana Fabiola Rotondi raffigurante Luce


- con 50 euro: stampa + ciondolo realizzato da Natascia Pecorari gioielli etici e antispecisti.
Materiale: alluminio (nichel free) Inciso a mano con punzoni e martello, cioè una lettera e un simbolo alla volta
Cordoncino di cotone cerato nero
Diametro 32 mm

Parte della donazione aiuterà anche Salviamo gli orsi della luna.


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Simone Arrighi
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