Aiutaci a sensibilizzare attraverso l’arte

Ciao a tutti, sono Francesca Santaniello un’attrice e content creator napoletana, forse mi conoscerete per i miei format sulla recitazione. Soffro di Binge Eating (in italiano Disturbo da Alimentazione Incontrollata). Nell’ultimo anno ho lavorato insieme al regista Jay Ruggiano per far conoscere questo disturbo. Lo abbiamo fatto realizzandone un film cortometraggio, il PRIMO al MONDO a trattare questa tematica. “M’amo non m’amo” esplora la parte più buia della malattia, quella che porta milioni di persone che ne soffrono nell’oblio della solutidine e della depressione, arrivando persino alla morte. Questo disturbo viene definito “il killer” tra i DCA, eppure ancora a stento se ne parla. Ansia sociale, precariato, depressione, cambio generazionale, aspettative, body shaming, sono solo alcuni dei tanti fattori che nella nuova generazione, soprattutto nel post-pandemia, hanno portato milioni di ragazzi e ragazze come me a soffrire di questo disturbo. C’è bisogno di sensibilizzare, e lo facciamo attraverso l’arte. Non siamo soli in questo percorso, accanto a noi, nell’opera, hanno creduto maestranze della cinematografia italiana e mondiale, come l’attore Mario Lucarelli (“Distretto di Polizia”, “Elisa di Rivombrosa” ecc.), l’attrice Agnese Nano (come dimenticarla nel capolavoro della cinematografia Premio Oscar “Nuovo Cinema Paradiso”), e ancora Valerio Largo (“Il Commissario Ricciardi”, “Un Posto al Sole” ecc.). Il film é stato co-prodotto grazie all’aiuto dell’Associazione Premio Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute, un importante Festival cinematografico qui a Napoli che si occupa di sociale e salute mentale. Per finire, avremo l’aiuto del colosso di distribuzione Premiere Film, che crede tanto nell’opera, e che la porterà nei maggiori festival del mondo e poi in streaming per far sì che tutti possano vederla. L’opera é completa, pronta per fare il suo lavoro, ma nella difficile situazione economica attuale, soprattutto per la crisi del settore artistico e cinematografico, le nostre sole forze di indipendenti non bastano per ultimare il lavoro e permetterne la diffusione. Stiamo creando, attorno al film, una rete di alcuni dei più importanti content creator d’Italia che trattano il tema del Binge Eating, per spingere ancora più forte il messaggio della sensibilizzazione. Aiutateci a portare a termine il nostro lavoro e a far sì che l’opera raggiunga le milioni di persone che stanno soffrendo proprio adesso di questo terribile disturbo, che si sentono sole, e che stanno per lasciarsi andare. Ogni vostro piccolo gesto aiuta noi artisti a fare il nostro dovere: portare storie e aiuto ovunque sia necessario, attraverso l’arte. Grazie della vostra Attenzione e del vostro Amore.